IL NUOVO CENTRO PARROCCHIALE
GIOVANNI PAOLO II

 

 

centro1

 

 

 

 

trovi la pagina della attività su facebook

o in questa parte del Sito

 

 

 

 

 Alcune date significative in ordine inverso

16 ottobre 2010 la prima pietra

 

aprile ottobre 2009 attesa del finanziamento.... che mai arriverà!!

marzo 2009 riunione ditte possibili appaltatriciaprile 2009 comunicazione dalla Curia della possibilità di finanziamento del progetto da parte della CEI

23 ottobre: approvazione del progetto, con qualche piccola rettifica da apportare.

3 ottobre: presentazione da parte mia del progetto al comune (vedi foto con firma dei progetti).

12 settembre 2008: approvazione della variante.

Da aprile a settembre: fase burocratica di modifica puntuale del piano regolatore e approvazione da parte del comune del progetto.

13 marzo: davanti a una chiesa piena viene presentato il progetto alla presenza del vicario generale. Accolto

Febbraio: si lavora per la realizzazione precisa del progetto e si stabilisce un incontro pubblico, un'assemblea parrocchiale per presentare a tutti il progetto il 13 di marzo.

Gennaio 2008: il consiglio pastorale e il consiglio degli affari economici approvano il disegno della struttura. Anche la curia sembra disponibile a finanziare.

6 dicembre: parte il blog del centro parrocchiale e con esso si mette in moto l'idea di costruirlo.
(cronistoria essenziale)

30 novembre: viene incaricato l'ingegnere Zecchin di Chiampo di concretizzare l'idea.

Novembre: il consiglio affari economici e il consiglio pastorale danno il loro placet di massima per costruire un centro parrocchiale.
Ottobre 2007: con l’inizio del catechismo nasce l'esigenza di una sistemazione dei ragazzi al di fuori della scuola elementare.

L'idea


L'invito scritto sul cartoncino era semplice e chiaro: «Presentazione del nuovo centro parrocchiale giovedì 13 marzo alle ore 20.30 presso la chiesa». Ma nessuno si sarebbe aspettato un così gran numero di persone presenti e altrettante interessate a quanto si sarebbe deciso in quella serata, tanto che persino il vicario generale del Vescovo invitato con qualche titubanza da parte mia, è rimasto entusiasta della risposta di popolo che il progetto aveva dato.
Parto proprio da questo evento per iniziare il discorso sull'impegno che ci siamo assunti in quella serata. Dal 13 marzo sono passati alcuni mesi, e le cose sono proseguite per il verso giusto: il Comune ha approvato il nostro progetto, e ora si potrà iniziare a lavorare.
L’obiettivo è semplice, anche se ambizioso: costruire per la nostra comunità una sede adeguata per la catechesi, le attività ricreative dei nostri fanciulli e ragazzi, un luogo di incontro e svago per i giovani, una sede adeguata per gruppi e associazioni. Il tutto all'interno di una struttura moderna e funzionale e nello stesso tempo economica dal punto di vista della gestione.
Ciò che ne è uscito lo potete osservare in queste pagine dove trovate le immagini di come sarà il nuovo centro parrocchiale, ma anche il progetto vero e proprio con la definizione degli spazi e delle aree.

Le premesse.
(da una lettera inviata alla curia per ottenere il permesso di costruire)
La parrocchia di S. Martino in Brogliano è cresciuta moltissimo in questi anni per lo sviluppo edilizio che ha coinvolto una grande zona della parrocchia. Con nemmeno 3000 abitanti, la scuola dell'infanzia parrocchiale che quest'anno ha novanta bambini, a settembre si attesterà attorno ai 110 bambini. Questi aumenti sono previsti per diversi anni.
Nella parrocchia è totalmente assente un luogo per la catechesi e per il ritrovo dei ragazzi a causa dell'espandersi della scuola dell'infanzia che ha occupato un po' alla volta tutti gli ambienti.
Anche dal punto di vista comunale non c'è nulla per i giovani e l'opera viene vista favorevolmente anche dall'attuale amministrazione che non mancherà, per quanto possibile, nell'ambito delle proprie competenze, di dare il suo appoggio.
Attualmente vengono utilizzate per la catechesi 12 aule della scuola elementare, per gentile concessione del comune stesso, non senza alcune difficoltà logistiche: la collocazione lontana dalla chiesa, la ristrettezza dell'orario di utilizzo, la confusione creata nei bambini stessi che non riescono a distinguere la scuola dal catechismo.
La situazione giovanile è ancora più drammatica perché i gruppi dei giovanissimi devono incontrarsi in canonica e in due stanze di fortuna: la sacrestia della chiesa e un ripostiglio.
Da qui l'idea di un Centro parrocchiale che diverrà di volta in volta un luogo di catechesi per i fanciulli divisi nelle loro stanze a fare gruppo, un oratorio per i ragazzi con un salone per giocare e cantare, e per i giovanissimi un luogo per gli incontri di gruppo e di ritrovo nella sala giochi o nei campi di basket e pallavolo.
L'idea di questi ambienti è già condivisa dal Consiglio degli affari economici e anche dal Consiglio pastorale parrocchiale, e si sta facendo un grande e capillare lavoro di informazione e coinvolgimento di tutta la comunità parrocchiale che sta rispondendo a detta di tutti favorevolmente. Abbiamo chiara la consapevolezza che l'impegno finanziario sarà considerevole, ma che l'opera è altrettanto necessaria.
 

L'idea
(proposta e condivisa con l'ingegnere Ferruccio Zecchin)
Il Centro parrocchiale sorgerà sul terreno, della parrocchia, adiacente la scuola materna, in modo da costituire un polo vitale per tutte le attività. L'edificio terrà conto dell'andamento del terreno, evitando altezze eccessive. Si cercherà di collocare i vari spazi in modo che gli stessi possano integrarsi con quelli adiacenti e rispondere così alle diverse esigenze. Sarà costituito, in linea di massima, dai seguenti locali:
Piano principale:
- una dozzina di stanze per la dottrina cristiana e per le tante attività svolte dai vari gruppi parrocchiali;
- un ufficio integrato con relativo servizio igienico;
- una stanza per il gruppo missionario, e una per un'altra associazione;
- un locale pluriuso, con accesso indipendente, da mettere a disposizione dei parrocchiani che ne facessero richiesta;
- i servizi igienici saranno concentrati per servire l'intero blocco;
- uno spazio interno ai volumi previsti garantirà il necessario respiro e l'indipendenza delle aule dai giochi.
Piano semi-interrato (opportunamente illuminato naturalmente):
- salone per incontri (capienza circa 100 posti), con piccolo palco rialzato per le attività ludiche dei nostri giovani;
- sala da pranzo adiacente al salone, capace di 60 posti, con cucina e servizi igienici. Questa ultima sala potrà, all'occasione, essere unita con il salone incontri, nel caso di riunioni particolarmente affollate;
- un piccolo bar in adiacenza al salone, per i nostri giovani, con piccola sala giochi;
- cappella invernale, con accesso diretto dall'esterno, capace di contenere una sessantina di persone, dotata di piccola sacrestia e servizi.
Esterni e collegamenti:
- apposite rampe permetteranno i collegamenti tra i vari livelli;
- parcheggi per una sessantina di macchine (utili anche per servire la scuola materna);
- campo da calcetto a cinque, integrato con una superficie che soddisfi i giochi dalla pallavolo, pallacanestro, pallamano;
- spazio ricreativo esterno per le attività ludico-ricreative dei ragazzi;
- di concerto con l'amministrazione comunale si studierà un miglioramento della viabilità della zona.
Materiali ed impianti:
- si cercherà di realizzare un edificio ecologico, certificato da un punto di vista dei consumi energetici. L'obiettivo è investire qualche denaro in più nella costruzione per avere poi costi di gestione estremamente ridotti;
- gli impianti terranno conto delle tecnologie più avanzate per un significativo risparmio energetico.

Alcune osservazioni e precisazioni
(rispondiamo volentieri alle domande nel tempo pervenute)
- Non sono troppe le aule?
Abbiamo valutato attentamente il numero di aule e il trend nella partecipazione, operando già una riduzione delle stanze e preventivando quindi un accesso alla struttura per il catechismo in diversi giorni ed orari della settimana.
- Ma con i tempi che corrono e il calo della partecipazione non si rischia una cattedrale nel deserto?
Le attuali dimensioni dell'opera non sono una speranza cieca nella massiccia partecipazione alle attività, ma semplicemente legate ad una effettiva crescita numerica delle nascite per il recente sviluppo dell'area. Brogliano (e in futuro anche Quargnenta) è uno dei comuni col più alto tasso di crescita del Vicentino di questi ultimi anni.
- E i costi di gestione (luce, acqua e riscaldamento) come si affronteranno?
Anche ai costi di gestione si è pensato, proponendo di ridurli al massimo attraverso una struttura che anche in termini di passività (cioè muri e coibentazioni) rispetterà i più moderni standard di risparmio energetico comprendendo un riscaldamento geotermico e un impianto per la produzione di energia fotovoltaica che favorirà anche la spesa della scuola dell'infanzia parrocchiale.
- Ma non si poteva adattare la canonica?
La canonica solo in apparenza sembra grande e funzionale, ma essendo lunga e stretta, disposta su tre piani, e con una logica di costruzione vecchia è logisticamente e funzionalmente impossibile da utilizzare in altri modi a meno che non si metta mano di nuovo con interventi che francamente non valgono la spesa per rendere accessibili 4 o 5 piccole stanze. Mentre ciò che necessità a Brogliano, anche in ambito civile, è un salone per ospitare più di 100 persone (che non sia la chiesa).
- Un altro bar è proprio necessario?
Il bar nel progetto vuole essere un luogo famigliare legato a "Noi associazione" a servizio semplicemente dell'ambiente giovanile il sabato e la domenica. Senza alcun scopo di lucro.
- La cappella non rischia di essere un'altra piccola chiesa per pochi?
La cappella invernale è al servizio della parrocchia, che è priva di un ambiente idoneo per ospitare le celebrazioni feriali nei mesi invernali.

A chi intitolare la struttura.
Fin da subito mi è parso quasi logico e soprattutto significativo intitolare la struttura a chi in questi anni è stato una voce forte ma nello stesso tempo dolce nei confronti del mondo giovanile. Chi ha sempre visto in loro una risorsa, non tanto un problema, chi ha visto in loro grandi ideali e non degli schiavi di logiche consumistiche… Ecco perchè papa Giovanni Paolo II, che molto ha fatto per i giovani. Evidenziamo una frase presa da uno dei primi discorsi fatti nelle giornate mondiali della gioventù: 
«Amo essere l'amico dei giovani. Ma, come vedete, rimango un amico esigente. Perché Cristo è esigente: egli chiede tutto. Egli vi chiama a rifiutare le cortesi demagogie. Il vostro cuore è alla portata degli slanci radicali che impegnano tutta la vita. Ciò che ha valore forse costa, come il tesoro e la perla preziosa. Così si arriva alle Beatitudini. Seguendo Cristo, si porta la croce, ma si riceve la gioia di una ricompensa centupla, in questa vita». (è la conclusione dell’incontro con i giovani d’Europa nello stadio Meinau - Strasburgo (Francia) - sabato, 8 ottobre 1988)
Giovanni Paolo II: «Amo essere amico dei giovani, ma rimango un amico esigente». Questa frase mi colpisce perché racchiude in sè il compito educativo della chiesa nei confronti dei giovani e per estensione potremo dire del futuro centro parrocchiale.
Un luogo dove i ragazzi e giovani sono sì amati e trattati da amici, ma dove non manca anche il richiamo forte, urgente ed esigente perché tutti crescano e maturino. Non un luogo dove si fa ciò che si vuole ma uno spazio per crescere all'ombra della croce per poi maturare in Cristo. Visti i tempi dei lavori, un primo passaggio sarebbe di sistemare la prima pietra (in senso ufficiale, anche se i lavori saranno già iniziati) il 2 aprile 2010 a quattro anni dalla sua scomparsa.
 

: Parrocchia San Martino di Brogliano:: P. IVA 94001920241:: Policy:: Contenuti:: Powered by The Software Dimension: